venerdì 31 maggio 2013

Il Cavaliere e il Fante di Spade

Di Fritz Leiber avevo parlato ben sei anni fa, commemorando il multiforme ingegno di questo artista, che ci ha lasciato nel 1992 (il personaggio merita ma non starò qui a riportare fatti che potete facilmente trovare su risorse tipo Wikipedia ecc...). Per quanto riguarda il fantasy la sua opera più interessante restano le raccolte di racconti e romanzi brevi sulle avventure di due eroi molto diversi fra loro, Fafhrd e il Grey Mouser, gigante il primo, piccoletto il secondo. Iniziate negli anni '30, le avventure picaresche dei due personaggi, sullo sfondo di un mondo corrotto e decadente ma anche teatro di incredibili portenti, si sono mosse dal drammatico al rocambolesco al comico fino a sfociare nel surreale, e in qualche punta di erotismo.
Libro di riferimento per gli appassionati italiani è ancora quella grossa raccolta della Editrice Nord che ho letto ormai oltre dieci anni fa, Il Mondo di Nehwon. Il finale, è arrivato con Il Cavaliere e il Fante di Spade, che ho letto in giorni di recentissima forzata immobilità. Degno di nota il fatto che Leiber ha scritto di questi personaggi nell'arco di cinquant'anni o quasi, e che aveva lasciato aperta la conclusione del Cavaliere e il Fante di Spade per eventualmente proseguire con altre avventure: non poté farlo perché morì pochi anni dopo la pubblicazione del libro.

Due racconti e un romanzo sono compresi nella raccolta: nei due pezzi più brevi i due avventurieri ci vengono presentati come assestati senza eccessivo desiderio di avventura sull'Isola della Brina, un territorio gelido e semisconosciuto dove hanno trovato una solida posizione e l'amore di due donne. Purtroppo per loro ci sono nemici sovrannaturali che congiurano per metterli nei guai, e sono addirittura coinvolti nel tentativo di rivincita di due creature subacquee che rivogliono indietro dei preziosi artefatti custoditi nell'isola. Tra episodi molto bizzarri e maledizioni che li costringeranno a buffi comportamenti i due dovranno respingere minacce assai concrete.

Nel romanzo invece è il Grey Mouser vittima di uno strano sortilegio che lo trascina sottoterra, in una specie di animazione sospesa che non gli proibisce di spostarsi e di viaggiare anche contro la propria volontà, e di percepire il mondo circostante, insomma un incistamento nel terreno che in realtà è un viaggio onirico, mentre Fafhrd e gli altri personaggi si dannano a scavare per salvarlo e a cercare di capire cos'è successo.

Io ho trovato piacevole leggere questo libro che mi ha svegliato qualche nostalgia. Le tematiche riprendono cose già viste dei due eroi e non posso dire che questo libro sia all'altezza del lavoro precedente di Leiber, del resto egli era ormai vicino alla fine del suo viaggio.

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