martedì 24 gennaio 2017

The Aeronaut Windlass

Jim Butcher, autore di successo, firma questa nuova serie che mescola elementi fantascientifici a un pizzico, forse, di magia, in un'ambientazione steampunk dove gloriose navi solcano il cielo tra... città che fluttuano in quota nell'aria. Proprio così: il libro è The Aeronaut Windlass, libro 1 del ciclo The Cinder Spires. L'ambientazione, nello steampunk, genere che vive moltissimo di atmosfere, è della più grande importanza: e infatti abbiamo con questo libro la costruzione di un mondo immaginario ben dettagliato. L'umanità gode dell'eredità di un popolo dimenticato, i costruttori, che hanno edificato delle città galleggianti nell'aria, per mezzo di una misteriosa sostanza che le sostiene.

Le "Spire," termine che non so bene come rendere in italiano (pinnacoli? guglie?), sono come immensi palazzi di pietra suddivisi per vari livelli, cui sono stati aggiunti edifici, moli, piataforme in legno per adattare lo spazio ai vari usi; il cibo vi è prodotto per mezzo di celle idroponiche e i contatti con la superficie del pianeta sono ridotti al minimo: il suolo umido, caldo e sudicio, pieno di bestie repellenti e pericolose è infatti temuto e schifato dalle persone. Va da sé che il legno, di conseguenza, è un preziosissimo materiale di costruzione, relativamente raro. L'aria è nebbiosa, e la gente conosce poco le altitudini dove il sole si vede liberamente, e la superficie, come ho già accennato; ognuna delle Spire è di fatto una città, e Albion, una specie di Gran Bretagna che domina l'aria anziché il mare, è il luogo dove si svolge la nostra storia.


I nemici, scopriremo a breve, sono quelli di Spira Aurora, gente dai nomi ispanici, direi, con qualche contaminazione francese. Sebbene le navi non siano certo quelle che navigano nel mare, in questo mondo, mi è venuta in mente la storia della flotta britannica di Lord Nelson e dei suoi nemici continentali al tempo di Napoleone. Ma in effetti The Aeronaut Windlass ci propone molto di più.

Tanto per cominciare, l'energia che fa funzionare più o meno tutto è quella eterica, condensata da certi potentissimi cristalli, usata dalle velature delle navi, e da certe armi a braccio che si indossano come guanti. L'energia eterica è anche materia di studio per gli eterealisti (anche qui traduco a braccio e alla bell'e meglio), gente che sa governare il mondo dei cristalli e delle loro energie ma che, in cambio, è anche piuttosto squilibrata.

Aggiungiamo al discorso dei personaggi dai poteri magici reali e molto pericolosi, e una razza di gatti parlanti. Proprio così, dovevamo aspettarcelo dopo tutti i video di gatti su Facebook: c'è una razza di gatti con un proprio linguaggio, vive nelle Spire, difende lo spazio degli uomini da un sacco di immonde bestie che vengono dalla superficie, e ha una specie di organizzazione sociale (il che stride un po' con la visione felina del mondo, a mio parere).

Questo primo libro, sebbene abbastana corposo, è solo il preambolo di una storia piuttosto complessa. Narra di un capitano, Grimm, radiato dalla marina militare per codardia, ma non sappiamo bene il vero motivo. Narra della sua nave, il Predator, e del suo equipaggio, compresi gli ufficiali subalterni. Ci sono poi dei personaggi non della marina che verranno coinvolti nelle vicende del Predator... Gwen, ragazza di famiglia ricca che decide per la carriera militare; Benedict, un warriorborn, ovvero semiumano dagli istinti piuttosto ferali, cadetto della Guardia, e la sua amica Bridget, nobildonna di famiglia decaduta, una ragazza semplice ma in gamba che Gwen prende sotto la propria protezione, causandole soltanto guai. Altra caratteristica di Bridget è che parla la lingua dei gatti e ne possiede uno, Rowl. A dire il vero è lui che pensa di possedere lei, e la chiama Littlemouse (piccolo topo).

Tutti costoro saranno coinvolti in una lotta sanguinosa per respingere la misteriosa irruzione del nemico... grande storia avventurosa su cui non anticipo altro, e ambientazione niente male. Ve lo consiglio. Per ora, credo, esiste solo in inglese.


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