venerdì 16 febbraio 2018

Ambientazione e personaggi: domande con Federico Negri


Federico Negri, l'autore del libro da me recensito pochi giorni fa, Il Codice della Strega, ha accettato di rispondere ad alcune domande strettamente incentrate sul suo libro e l'ambientazione che lo caratterizza. Entriamo quindi "in sala macchine" a leggere di come è stato costruito.



Come si è arrivati al mondo descritto nel tuo libro? Ovvero quali sono le influenze (film, libri) o le situazioni che t'intrigava costruire?

La costruzione di un mondo fantastico scorre sempre attraverso diversi passaggi successivi. Il concetto da cui sono partito era quello dell'eroe normale come contrapposizione rispetto all'eletto che si trova in tantissimi libri fantasy. Dovevo cercare quindi un popolo magico che nel passato fosse stato poco e mal considerato, che godesse di una brutta fama. Così mi è venuto piuttosto bene parlare di streghe. Ho iniziato a documentarmi sull'argomento e sono rimasto affascinato dalla storia reale delle streghe nel nostro continente e in Nord America, dal XIII al XIX secolo.
Quindi quando si è trattato di scegliere l'ambientazione ho deciso di mantenere alcuni elementi di realismo, come la persecuzione delle streghe. Non volevo però scrivere un romanzo storico, i vincoli sarebbero stati eccessivi rispetto alla storia che volevo sviluppare, così ho deciso di spostarmi in un futuro remoto, ove la tecnologia non fosse più presente nella forma in cui la conosciamo oggi.

Qual è la situazione dell'Europa che descrivi? La guerra precedente ai fatti narrati del libro, la società,  gli stati ecc...

L'europa ai giorni nostri è in pace da 70 anni ormai. Ma prima non lo è mai stata, ha una storia profonda di guerre, dai romani in poi non vi è mai stata la pace in tutto il continente. Siccome cerco di essere realista nella rappresentazione dei mondi fantastici che invento, volevo ricreare una situazione politica plausibile. Nell'Europa che immagino ai tempi del racconto la presenza umana si è molto ridotta perché le campagne sono infestate da ibridi bestiali. La popolazione è radunata nelle città che comunicano tra loro grazie agli aeroscafi. La struttura sociale è quindi quella di città-stato isolate, radunate in due macro-alleanze il Palatinato, dominato da Tedeschi e Olandesi, e gli Inglesi. Queste due fazioni mi sono servite per aggiungere una dose di intrigo politico al mondo, però per non creare eccessiva complessità non ho descritto le restanti nazioni. L'unica cosa che sappiamo è che una devastante guerra che ha infiammato tutto il continente è terminata da pochi anni ed è stata vinta dal Palatinato.

Le streghe nei secoli sono state sempre alleate degli inglesi e quindi hanno perso la guerra. Essendo potenti e temute sono state esiliate dai tedeschi nell'isola di Gothland. Perché ho inserito i tedeschi? Perché la Germania è il paese nel quale sono state bruciate più streghe, nel mondo reale, durante il XVI secolo!


Puoi parlarci della tecnologia delle tue "navi volanti?"

Nel mondo che ho immaginato l'elettricità è quasi assente, quindi la tecnologia è ottocentesca. L'unico apparecchio ad elevata tecnologia è l'aeroscafo. Nel libro volutamente non mi dilungo nella descrizione o nel funzionamento, perché non credo sia funzionale alla trama e temevo di annoiare. Nella mia immaginazione gli aeroscafi sono dirigibili però con un sacco molto più ridotto e uno scafo più imponente e articolato su diversi ponti. Come fanno a stare per aria? Perché il sacco anziché essere pieno di elio o azoto è sotto vuoto spinto ed è tenuto in forma da una 'gabbia' di quasi alluminio, una sostanza inventata, resistentissima e più leggera appunto dell'alluminio. Questa gabbia è estremamente costosa e può avere diversi gradienti. A seconda del gradiente l'aeroscafo può essere più o meno veloce. Durante una delle sue avventure Kasia danneggia la gabbia del proprio aeroscafo ed è disperata!


Le streghe: quali sono i loro poteri, come si sono sviluppati?

Il potere delle streghe è legato al fuoco e ai loro desideri e istinti primordiali. Ogni strega ospita nel proprio cuore una creatura magica, uno spirito guida che può assumere diverse forme, che quando si sveglia, può convogliare il potere magico degli elementi attraverso il corpo della strega. Evocare gli incatesimi è pericoloso e molto faticoso, quindi le streghe spesso si dispongono in cerchi per evocare le loro magie. Alcune molto dotate e potenti possono scatenare la furia dei loro spiriti anche da sole, come ad esempio Alina, la giovane nipote di Kasia, che riesce a vomitare fuoco dalla mani.

Perché ti è piaciuto rappresentarle in quel modo?

Non volevo scimiottare un potere tipo abracadbra, o tipo Harry Potter, con bacchette e affini. Le magie delle streghe dovevano essere complesse e faticose da evocare, non mi è mai piaciuto quando vi è un'eccessiva disparità tra i vari protagonisti, in questo caso tra le streghe e i 'mangiacarote' cioè le persone normali. Inoltre le streghe per mantenere vivo il loro demone devono astenersi da ogni pratica amorosa e condurre una vita di rinunce e meditazione per tutto l'anno, ad eccezione del giorno del Sabbath, quando si scatenano in un'orgia forsennata.

E questa piccola complicazione mi è servita molto per delineare le relazioni tra le protagoniste e gli uomini che le ronzano attorno, credo sia stata una trovata gustosa.




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